POESIA e PERFORMANCE
Rosaria Lo Russo e Daniele Vergni
SABATO 3 DICEMBRE ore 18.00
Si inaugura al Teatro delle Arti un programma di reading poesia performance a cura di Rosaria Lo Russo, poeta e performer, tre incontri che si svolgeranno nello spazio teatrale “off” della saletta Craig, sperimentale ma in contiguità con le attività dello spazio scenico principale e che coinvolgeranno docenti universitari di varia provenienza ma per lo più attivi a Firenze e in Toscana.
CONTROLLI
di Rosaria Lo Russo e Daniele Vergni
Il nuovo libro+DVD delle edizioni Mille Gru, collana PoesiaPresente che indaga la poesia ad alta voce
“Controlli”: due poemetti per voce e video, poesia e videopoesia, libro+DVD edito da Mille Gru, casa editrice e associazione culturale che da anni promuove la poesia contemporanea con una particolare attenzione alla “poesia ad alta voce” e alla poesia performativa. Rosaria Lo Russo, in questo dittico in versi, ha dato voce e scrittura a due uomini mitici: il grande tuffatore, pluricampione olimpico, Klaus Dibiasi e il maggior poeta persiano medioevale, Hāfez, anima poetica del sufismo. Un dittico sulla perfezione e la caduta, sul bilico e il baratro. Per bocca di due maschi, per la prima volta.
Crolli|Controlli, reading performance di Rosaria Lo Russo e Dome Bulfaro, con la musica di Daniele Vergni, e proiezione dei video Il controllore di volo e Il canto di Hafez.
SEGUE APERITIVO POETICO
Serata + aperitivo_POSTO UNICO 10 euro
Il progetto POESIA E PERFORMANCE prevede anche un clclo di incontri laboratoriali aperti ad artisti, attori professionisti e non, che condurranno, previa selezione, alla messa in scena di performance legate alle successive serate del progetto.
Il repertorio di questo Duo è uno dei più vasti e particolari nel suo genere (quasi 170 numeri d’opera presentati in pubblico), e fra le rarità dei due pianisti fiorentini figura anche questo programma interamente dedicato al cinema.
Dopo l’intensa esperienza produttiva sviluppata all’interno del carcere di Arezzo con L’apocalisse secondo Beckett, spettacolo – omaggio al grande drammaturgo irlandese, il Teatro Popolare d’Arte si cimenta con il più famoso testo di Samuel Beckett, Aspettando Godot.
I due protagonisti – Vladimiro e Estragone – sembrano condannati a parlare delle loro sensazioni residuali di vita; sembrano collocarsi fuori dalla Storia, eppure con candore affrontano i grandi e i piccoli temi dell’umanità: la religione, la poesia, la fame, l’amore, l’attesa, le scarpe che fanno male, il sempre possibile suicidio, la necessità di parlare per sentirsi vivi.
Nel circo delle loro discussioni (dove Vladimiro pone l’accento maggiormente sul dover essere e Estragone sull’essere) irrompe improvvisamente la coppia padrone-servo di Pozzo e Lucky, segnata profondamente dalla Storia; i due – esiti sconnessi delle violenze del Novecento – si trascinano l’un con l’altro nel dramma impossibile della comunicazione, nella perdita di ruolo sociale.
Alla fine di ognuno dei due atti un ragazzino annuncia il possibile arrivo di Godot per ricordarci che il nuovo giorno dovrà pur arrivare e che, per il momento, conviene ancora aspettare.
Dal 14 al 20 aprile, Teatro Libero ospita questo classico del teatro nella messa in scena del Teatro Popolare d’Arte, con la regia di Gianfranco Pedullà.
Uno spettacolo che fa riscoprire il piacere della fabulazione e della fascinazione della parola, il senso di ascoltare delle storie e di ascoltarle assieme ad altri, arte un tempo assai familiare alla nostra cultura, ma ormai trascurata se non del tutto dimenticata.